Partire è un po' morire e da Crotone ancora di più
Crotone, una città con una storia antica e una bellezza senza tempo, affronta oggi una sfida acuta: la mancanza di opportunità lavorative. Crotone è affacciata sul Mar Ionio, ha una storia ricca che s...

Crotone, una città con una storia antica e una bellezza senza tempo, affronta oggi una sfida acuta: la mancanza di opportunità lavorative. Crotone è affacciata sul Mar Ionio, ha una storia ricca che si fonde con la sua identità odierna. Durante il XX secolo, la città ha prosperato grazie alla sua produzione di acciaio, alle attività portuali e alle imprese manifatturiere.
Tuttavia, l’evoluzione economica globale e i cambiamenti nelle dinamiche industriali hanno avuto un impatto profondo su questa città, portandola ad affrontare la difficile realtà della mancanza di lavoro che colpisce molte parti d’Italia, ma a Crotone, la sfida sembra essere particolarmente pressante e per certi versi “proibitiva”. Gli alti tassi di disoccupazione stanno mettendo a dura prova le famiglie.
La mancanza di opportunità lavorative può avere impatti significativi sulla qualità della vita, sul benessere mentale e sulla coesione sociale. Per affrontare un problema, è essenziale capirne le cause. Nel caso della mancanza di lavoro a Crotone, diversi fattori entrano in gioco. Dalla chiusura di imprese tradizionali all’adattamento lento all’evoluzione economica, molteplici ragioni stanno contribuendo a questa situazione.
È cruciale analizzare tali cause per poter affrontare il problema in modo efficace. La fiducia nella comunità può vacillare, mentre la migrazione di giovani in cerca di opportunità può portare a una perdita di talento oltre che strappare gli stessi da affetti cari e amicizie. La creazione di nuove prospettive lavorative non solo stabilizza l’economia locale, ma aiuta anche a preservare l’identità e la vitalità della città.
La mancanza di lavoro a Crotone è una sfida reale e complessa, ma non insormontabile. Con l’impegno di tutti gli attori coinvolti, la città può ritrovare il suo slancio economico e sociale. È tempo di guardare oltre le difficoltà attuali e di lavorare insieme per costruire una comunità prospera e in crescita. Crotone merita un futuro luminoso, e questo futuro è nelle mani di chi è disposto a fare la differenza. Una delle chiavi per superare la mancanza di lavoro è la diversificazione economica.
Crotone potrebbe esplorare settori emergenti come il turismo sostenibile, le energie rinnovabili e la tecnologia. Investire in progetti di sviluppo e attrarre investimenti potrebbe creare nuove opportunità di lavoro e spingere la città verso la modernità. A parlarci del vissuto sono però alcuni crotonesi che, per un motivo o per un altro, hanno dovuto fare la valigia e cercare fortuna lontano dalla propria città.
«La Calabria è la nostra casa – commenta Loreta Scorza – anche se ormai viviamo a Monza da diversi anni. Tornare significa voler fermare il tempo e non poterlo fare. Voler restare lì per sempre ed essere consapevoli che non sarà possibile. È sognare ad occhi aperti, in un posto dove l’aperitivo lo fai con 5 euro, il caffè è sempre offerto e se 4 gelati vengono 12.96 alla cassa ti dicono “dammi 12”.
Calabria è profumo di famiglia e amici. Profumo di casa tua. Ed andarsene è sempre un colpo al cuore: una lotta continua tra il dovere che chiama e la voglia di non partire più. La Calabria sarà sempre il sangue che scorre nelle nostre vene e prima o poi, torneremo a casa». Anche Fabrizio Tricoli ha vissuto l’amarezza di dover lasciare la sua terra in cerca di fortuna al Nord.
«La vita ti porta a fare delle scelte, spesso difficili – ha commentato -, lasciare la propria terra e gli affetti cari non è una cosa facile. Posso dire, per averla vissuta direttamente, che spesso il gioco non vale la candela. C’è tutt’altra mentalità ed economia lontano da Crotone. Bisogna essere fortunati, trovare la giusta occasione. Abbiamo grandi potenzialità ma inespresse».
Leonardo Vallone